Inizia il servizio, su il sipario.

Il tempo, in cucina, è fondamentale. E’ il motore di tutta l’armonia che si viene a creare.

E’ quasi ora di cena, c’è il silenzio dei grandi eventi al JKitchen. La pressione fa braccio di ferro con la concentrazione. Forza tra un po’ è tutto finito, è il pensiero fisso.

Entro in cucina, saluto la brigata: ragazzi, come va, tutto bene? Come siamo messi? E’tutto in linea?

Controllo che la cucina sia a regime, con l’ennesimo caffè della giornata e mi fermo, osservo, testo, respiro profondamente per capire i profumi della cucina. Il pane è perfetto, me lo conferma lo stuzzichino che tuffo nella crosta e poi, fin giù nella soffice mollica. Francesco è carico a dovere. Adamo è lì che si occupa degli antipasti e del loro impiattamento, con ordine, pulizia. E’ sempre più diligente il ragazzo- mi dico.

Costantino è sempre attento e lucido, impeccabile sui primi. Passo lo sguardo poi su Salvatore, i suoi sono secondi di grande precisione, i fondi sono a ridurre, tutto organizzato, tutto in linea come gli ho insegnato.

Poche scale e sono in pasticceria, un saluto a Gennarino, lo trovo sempre alle prese con il pre dessert e la piccola pasticceria. Bravo Gennarino, ormai nessuno ti ferma più!

Enzo mi da una grande forza, insieme controlliamo tutte le postazioni.

Buio in sala, poi, le prime luci delle lampade si accendono e ecco arrivare la prima comanda.

L’annuncio alla brigata e come da copione:” Sì, chef!”-all’unisono risponde ciascun ragazzo.

Le padelle sfrigolano colonna sonore che annuncia l’inizio dello spettacolo.

Su il sipario, si comincia, si entra in scena per l’ennesima serata.

Che bella cosa è la cucina.